Di Carlo Platella
Prima ancora dei tempi, della McLaren vista nei test impressiona la familiarità di squadra e piloti con la vettura, nonostante i tanti cambiamenti apportati al progetto. Sulla MCL39 la scuderia di Woking ha nuovamente aggiornato la posizione dello sterzo, che già rappresentava un’innovazione della monoposto iridata nel 2024, divenuta poi oggetto di emulazione da parte della concorrenza. La soluzione è sintomatica dell’arditezza tecnica della squadra campione del mondo, in attesa di analizzarne eventuali effetti collaterali.
Il nuovo sterzo
Complici la scarsa qualità delle immagini dello shakedown e la concitazione delle giornate dei test, inizialmente su queste pagine era stato riportato che la MCL39 avesse confermato il posizionamento dello sterzo alle spalle del triangolo inferiore della sospensione. Tuttavia, a uno sguardo più attento emerge come McLaren abbia spostato lo stesso elemento subito sopra il triangolo, questa volta davanti al braccetto più arretrato.

La nuova architettura avrà posto diverse complicazioni progettuali, ma evidentemente la scuderia di Woking non ha avuto paura di affrontarle. La vicinanza tra il braccetto di sterzo e il triangolo della sospensione crea una cascata di profili, utile a indirizzare i flussi verso il fondo e il sottopancia. La soluzione però ha sicuramente implicazioni anche sugli ingombri del telaio, sul cinematismo della sospensione e sugli angoli di sterzata delle ruote, a loro volta connessi allo sfruttamento delle gomme e alla gestione della loro scia turbolenta in curva.

Non sorprende quindi che durante i test McLaren abbia svolto alcune prove a velocità costante andando a cercare il massimo angolo volante, così da verificarne ogni sfaccettatura. Fa riflettere comunque come in casa Mercedes la nuova W16 monti ora il braccetto di sterzo alle spalle del triangolo inferiore, ispirandosi a una soluzione della MCL38 che nel frattempo la scuderia di Woking ha già evoluto.

La particolarità dello sterzo McLaren è emblematica dell’originalità delle soluzioni presenti sulla MCL39. Tra queste spicca la forte inclinazione dei triangoli della sospensione anteriore, ricercata per privilegiarne l’influenza aerodinamica, sia in termini di condizionamento dei flussi che di stabilizzazione delle altezze da terra. Le geometrie sono così spinte da suscitare qualche perplessità tra gli addetti ai lavori, dubbiosi se i compromessi sul cinematismo non creino problemi sui cordoli e in fase di messa a punto.

Tante novità, poche sorprese
Oltre ai cambiamenti apprezzabili dall’esterno, altre novità si nascondono sotto la carrozzeria. Proprio la natura ardita di alcune soluzioni sarebbe stata responsabile delle lunghe soste ai box della MCL39 durante i test, con la squadra impegnata a verificarne il corretto funzionamento. L’ambizione con il progetto 2025 era di compiere un grande salto in avanti piuttosto che procedere a piccoli passi, con la consapevolezza che la concorrenza sarebbe cresciuta a sua volta.
Nonostante le innovazioni presenti in macchina, la McLaren 2025 non è stata alterata nel comportamento rispetto alla sua progenitrice, tanto che i piloti la percepiscono simile nella guida. Non era intenzione dei campioni del mondo mettere mano alle caratteristiche dinamiche, bensì semplicemente aumentare l’efficienza aerodinamica, incrementando il carico e abbattendo la resistenza. Da questo punto di vista, la continuità con il 2024 ha agevolato la preparazione di McLaren, apparsa come la più pronta nei test in Bahrain. L’aumento delle temperature nell’ultima giornata ha però esposto una certa instabilità del posteriore, legittimando gli inviti alla cautela per chi vede già la squadra britannica come la favorita ai titoli mondiali.
In F1 se non rischi non vinci, non basta il compitino. Sarà abbastanza per tenersi un vantaggio? Vedremo
Non credo che il sistema dello sterzo dia un vantaggio da mondiale alla McLaren….certo tutto conta ma non bisogna ingigantire novità top solo sulla carta….per ora.